Sono nato e cresciuto a Lecce, circondato dalla bellezza naturale del territorio e soprattutto dall'arte barocca che si manifesta attraverso gli sfarzi decorativi intagliati nella pietra leccese* e che caratterizza l’architettura della città. Fin dalla giovane età, ho coltivato una passione per l’arte e una connessione speciale con i gatti, creature misteriose dotate di un forte senso di indipendenza. Il mio primo approccio con la scultura è avvenuto in un giorno di fine estate, in un maestoso giardino nascosto nel cuore di Lecce, racchiuso tra alte mura di pietra. Il giardino di mia nonna, oltre ad apparire agli occhi di un bambino introverso e fantasioso un luogo impregnato di mistero, era altresì un piccolo parco giochi. Attraversato da un sentiero che suddivideva le porzioni di terra, custodiva alti alberi di agrumi ed era il rifugio di una popolosa colonia di gatti randagi, che parevano essere i veri padroni di casa. Spesso vi trascorrevo intere mattinate inseguendo i simpatici felini che probabilmente avrebbero volentieri fatto a meno della mia compagnia… Finché un bel giorno uno dei pilastri di pietra leccese* all’estremità del giardino ha attirato la mia attenzione e, per caso o per gioco, incuriosito dal colore caldo e dalla duttilità di tale pietra, ho iniziato ad incidervi con un vecchio chiodo dei piccoli labirinti… Sin da allora (avevo 10 anni), a fasi alterne, ho coltivato e sviluppato il mio interesse per la scultura fino a farne una professione. Dopo anni di studio pragmatico da autodidatta costituito da sperimentazioni incessanti, ricerca di una forma essenziale, conquiste e fallimenti, nonché svariati anni di tirocinio presso aziende della lavorazione della pietra, ho gradualmente sviluppato una personale linea scultorea monotematica ma in costante evoluzione, la quale costituisce ormai da tempo la mia intera produzione. Le linee delle mie creazioni sono semplici e tondeggianti ma il processo creativo è di tipo tradizionale. Ogni singola idea si sviluppa dapprima sotto forma di pensiero, successivamente cerco la stessa immagine all’interno del blocco di pietra più adatto, infine procedo all’eliminazione del materiale superfluo per giungere a liberare la forma…
Ogni mia creazione racconta una storia ma tutte le mie opere sono un omaggio alla trascendenza dei felini messa in relazione con i limiti spirituali ed esistenziali dell’uomo

*La pietra leccese  è una roccia calcarea appartenente gruppo delle calcareniti e risalente al periodo miocenico, tipica del territorio salentino è nota soprattutto per la sua facilità di lavorazione, per la sua grana fine e per il suo colore caldo (per lo più giallo paglierino). La composizione chimica è piuttosto omogenea: essa è costituita principalmente da carbonato di calcio (CaCO3) sotto forma di granuli di calcare (microfossili e frammenti di fossili di fauna marina, risalenti a circa sei milioni di anni fa) e di cemento calcitico, a cui si legano glauconite, quarzo, vari feldspati e fosfati, oltre a sostanze argillose finemente disperse (caolinite, smectite e clorite), che nelle diverse miscele creano differenti qualità della roccia. La pietra leccese affiora naturalmente dal terreno e si ricava dal sottosuolo in enormi cave a cielo aperto, profonde anche trenta metri e diffuse su tutto il territorio salentino, principalmente nell’entroterra. I blocchi vengono ricavato in forma di parallelepipedi di varie dimensionie una volta estratti accade qualcosa di unico: attraverso una sorta di stagionatura la durezza e la resistenza della pietra leccese crescono con il passare del tempo e nella consolidazione la pietra assume una tonalità di colore ambrata simile a quella del miele. Utilizzata sia in campo architettonico che scultoreo, la pietra leccese deve la sua particolare malleabilità alla presenza di argilla, che permette una modella ione al tornio e persino manuale. Apprezzata in campo artistico, ha raggiunto stima internazionale grazie all'artigianato locale che nel corso dei secoli ha prodotto la complessa architettura del Barocco leccese. Esempi significativi sono i fregi, i capitelli, gli ornamenti e i rosoni che decorano molti dei palazzi e delle chiese di Lecce, come ad esempio il palazzo dei Celestini e l'adiacente Chiesa di Santa Croce, la Chiesa di Santa Chiara, la Chiesa di San Matteo, la Basilica del Rosario e il Duomo.